Il niobio è un metallo duttile e malleabile che cristallizza secondo una struttura cristallina cubica a facce centrate.
In uno studio effettuato presso la Federal University in Brasile si è ipotizzato che il niobio e il glicerolo possano costituire una soluzione nella produzione di celle a combustibile.
Reazione
Nella cella, l’energia chimica della reazione di ossidazione del glicerolo all’anodo e la riduzione dell’ossigeno presente nell’aria al catodo èconvertita in energia elettrica secondo la reazione:
2 C3H8O3 + 7 O2 → 6 CO2 + 8 H2O
Funzioni del niobio
Nella cella che è rappresentata in figura il niobio agisce da cocatalizzatore del palladio usato come anodo. Esso riduce la quantità di quest’ultimo della metà con conseguente dimezzamento dei costi della cella e aumentandone la durata
Oltre all’abbassamento dei costi l’aggiunta di niobio si ha una diminuzione dell’avvelenamento del palladio. Il fenomeno si verifica nel tempo per la presenza di intermedi come il monossido di carbonio che viene adsorbito.
Inoltre dal punto di vista ambientale una cella a combustibile in cui è utilizzato glicerolo è una soluzione virtuosa in quanto si evita l’utilizzo di combustibili fossili.
In linea di principio la cella oltre a caricare dispositivi elettronici potrebbe essere adattata per far funzionare veicoli elettrici e per fornire energia alle abitazioni.